mercoledì 20 giugno 2012

MADE IN CARCERE



Uno stile di vita, un modo di pensare. Chiamatela pure la filosofia della “seconda chance”: significa dare un’altra opportunità alle detenute, ma anche una nuova vita a tessuti ed oggetti destinati al macero. Nascono così le borse realizzate in carcere con materiali di scarto e da sole in grado di raccontare una moltitudine di storie. Si tratta di un progetto made in Italy e di un sogno “made in carcere”, realizzato dall’Officina creativa di Lecce, una cooperativa sociale che si occupa del reinserimento di persone disagiate nel mondo del lavoro. Un progetto senza scopo di lucro, che non fa retorica, ma borse bellissime che girano il mondo. Finora sono stati venduti più di 40.000 pezzi, andando a toccare svariate città come Milano, New York, Stoccarda, Londra, Sofia, Berlino e Mosca. Shopping bag pratiche, colorate, con le cuciture ridotte al minimo. Da portare al braccio, magari in aggiunta alla borsa in pelle, per metterci dentro un paio di ballerine di ricambio, nel caso in cui i tacchi dovessero cominciare a far male!


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